Pare una domanda stupida ma non lo è! Tutto dipende da te e dalla tua voglia di imparare. Non è necessario diventare dei nuovi mostri della tastiera: un passo alla volta puoi raggiungere grandi obiettivi. L’importante è capire le cose e praticarle in giusta misura.

Per quanto mi riguarda, la lettura mi ha sempre dato grandi soddisfazioni e grandissime opportunità. Durante gli allestimenti degli spettacoli in teatro, dove si insegnano anche 30 pezzi in una settimana, chi legge anche solo in modo minimo il pentagramma ha una marcia in più nella comprensione delle armonie vocali e del pezzo. E’ come una nuova lingua con caratteri diversi: c’è chi studia il cinese (e non so come possa riuscirci), chi il russo. La lettura del pentagramma è straordinariamente più semplice, posso garantirtelo!

Niente di più semplice: passa in studio e sentiamole insieme, cantale semplicemente come sai fare, non giudicarti e non aver timore: mi hanno portato da sentire delle cose che reputavano imbarazzanti e ne sono sempre usciti dei brani con una veste nuova e sorprendentemente convincente! Come dice qualcuno… “non si nasce imparati!” 🙂

Premesso che non sono un insegnante di canto, ho per anni fatto comprendere come leggere la musica cantando il pentagramma e ottenendo risultati che a volte io stesso pensavo impossibili (qualche aneddoto ce l’ho!). Parto dall’assunzione che persone STONATE non ne esistono. Esistono persone NON EDUCATE all’ascolto e che devono allenare l’orecchio musicale più di altre. Insomma, c’è speranza per tutti!

Cominciamo col fare una chiacchierata per capire la tua reale motivazione e il perché vuoi imparare. Iniziare un nuovo percorso non vuol dire essere costretti ad una tortura eterna di apprendimento e puoi cambiare idea in qualsiasi momento, ma se almeno una volta nella vita non provi un percorso musicale, anche fosse amatoriale, forse un giorno potresti pentirti di non averlo fatto!